A chiudere la Paris Haute Couture primavera 2024 è stata Maison Margiela che non saliva in passerella da due stagioni. Sono state 30 le maison che hanno sfilato a Parigi e raccontato una storia italiana oltre che portare sul palco le creazioni degli studenti francesi grazie a Stéphane Rolland. Infatti i primi 20 look che hanno sfilato sono stati ideati proprio dagli studenti delle scuola di moda che hanno partecipato ad una masterclass tenuta dal brand stesso. A mancare, invece, sono stati Mugler, Balenciaga, Thom Browne, Charles de Vilmorin e Iris van Herpen.
Tornando alla Maison Margiela che ha chiuso la Paris Haute Couture, a sfilare per la collezione “Artisanal” sono state bambole dalle spalle gonfie, visi effetto gommato, sguardi immobili ed asettici come quelli degli umani nati in laboratorio. Sono infinite le affinità tra le bambole che abbiamo visto sfilare per Maison Margiela e quelle di Yorgos Lanthimos nel film “Povere creature”.
Con Couture Future, Fendi presenta una collezione che ruota attorno al concetto di struttura e si concentra su 5 colori neutri il tutto ispirato al futurismo di Karl Lagerfeld. Il colore bianco che si trasforma da trasparenza a prosperosità. All’ opposto il nero, un colore pieno e vitale con maxi paillettes e lo stile a coccodrillo. Il marrone che Kim Jones ha portato in passerella ha una punta di rosso che tende al bordeaux ma che non si sbilancia troppo. Look più leggeri e primaverili in una tinta rosata molto tenue. Per concludere il colore più brillante della collezione, l’argento, portato sotto forma di paillettes su abiti, accessori e scarpe.
Per la sfilata Haute Couture di Chanel, Virginie Viard ha affidato a Kendrick Lamar e a Dave Free la realizzazione di un cortometraggio intitolato “The Button”. Le protagoniste del cortometraggio sono Margaret Qualley e Anna Mouglalis, entrambe ambasciatrici della Maison. La storia racconta di Qualley che riceve una giacca di Chanel con un bottone mancante sul polsino. Per rendere la giacca perfetta intraprende un viaggio immaginario a Parigi speranzosa che Coco Chanel possa aiutarla. Sarà poi una sarta misteriosa a sistemarle il bottone e a suggerirle di trovare la bellezza nell’imperfezione del tempo.
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